Scheda Informativa Miraculix Ortica
SEZIONE 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa
1.1. Identificatore del prodotto
Codice: Denominazione Miraculix Ortica
1.2. Usi identificati pertinenti della sostanza o della miscela e usi sconsigliati
Descrizione/Utilizzo: Prodotto per uso agricolo
1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Ragione Sociale: Hansjörg Oberdörfer
Indirizzo: Feuchtgasse 6
Località e Stato: 39021 LACES BZ – Italia
Tel: +39 335 830 6363
Fax: n.a.
E-mail della persona competente, responsabile della scheda dati di sicurezza: ober@rolmail.net
1.4. Numero telefonico di emergenza Per informazioni urgenti rivolgersi a: +39 335 830 6363
SEZIONE 2. Identificazione dei pericoli
2.1. Classificazione della sostanza o della miscela
Il prodotto non è classificato pericoloso ai sensi delle disposizioni di cui al Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive modifiche ed adeguamenti).
Classificazione e indicazioni di pericolo:
2.2. Elementi dell`etichetta
Pittogrammi di pericolo: –
Avvertenze: –
Indicazioni di pericolo: –
Consigli di prudenza: –
Il prodotto non richiede etichettatura di pericolo ai sensi del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) e successive modifiche ed adeguamenti.
2.3. Altri pericoli
In base ai dati disponibili, il prodotto non contiene sostanze PBT o vPvB in percentuale ≥ a 0,1%.
SEZIONE 3. Composizione/informazioni sugli ingredienti
3.1. Sostanze
Contiene: Identificazione Conc. % Classificazione 1272/2008 (CLP)
TESSUTI ESSICCATI DI ORTICA
CAS 100
CE
INDEX
Il testo completo delle indicazioni di pericolo (H) è riportato alla sezione 16 della scheda.
SEZIONE 4. Misure di primo soccorso
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso
Non specificatamente necessarie. Si raccomanda in ogni caso il rispetto delle regole di buona igiene industriale.
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati
Non sono noti episodi di danno alla salute attribuibili al prodotto.
4.3. Indicazione dell`eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali
Informazioni non disponibili
SEZIONE 5. Misure antincendio
5.1. Mezzi di estinzione
MEZZI DI ESTINZIONE IDONEI
I mezzi di estinzione sono quelli tradizionali: anidride carbonica, schiuma, polvere ed acqua nebulizzata.
MEZZI DI ESTINZIONE NON IDONEI
Nessuno in particolare.
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
PERICOLI DOVUTI ALL’ESPOSIZIONE IN CASO DI INCENDIO
Evitare di respirare i prodotti di combustione. Il prodotto è combustibile e, quando le polveri sono disperse nell’aria in concentrazioni sufficienti e in presenza di una sogente di ignizione, può dare miscele esplosive con l’aria. L’incendio può svilupparsi o essere alimentato ulteriormente dal solido, eventualmente fuoriuscito dal contenitore, quando raggiunge elevate temperature o per contatto con sorgenti di ignizione.
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all`estinzione degli incendi
INFORMAZIONI GENERALI
Raffreddare con getti d’acqua i contenitori per evitare la decomposizione del prodotto e lo sviluppo di sostanze potenzialmente pericolose per la salute. Indossare sempre l’equipaggiamento completo di protezione antincendio. Raccogliere le acque di spegnimento che non devono essere scaricate nelle fognature. Smaltire l’acqua contaminata usata per l’estinzione ed il residuo dell’incendio secondo le norme vigenti.
EQUIPAGGIAMENTO
Indumenti normali per la lotta al fuoco, come un autorespiratore ad aria compressa a circuito aperto (EN 137), completo antifiamma (EN469), guanti antifiamma (EN 659) e stivali per Vigili del Fuoco (HO A29 oppure A30).
SEZIONE 6. Misure in caso di rilascio accidentale
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza
In caso di vapori o polveri disperse nell’aria adottare una protezione respiratoria. Queste indicazioni sono valide sia per gli addetti alle lavorazioni che per gli interventi in emergenza.
6.2. Precauzioni ambientali
Impedire che il prodotto penetri nelle fognature, nelle acque superficiali, nelle falde freatiche.
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
Arginare con terra o materiale inerte. Raccogliere la maggior parte del materiale ed eliminare il residuo con getti d’acqua. Lo smaltimento del materiale contaminato deve essere effettuato conformemente alle disposizioni del punto 13.
6.4. Riferimento ad altre sezioni
Eventuali informazioni riguardanti la protezione individuale e lo smaltimento sono riportate alle sezioni 8 e 13.
SEZIONE 7. Manipolazione e immagazzinamento
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
Manipolare il prodotto dopo aver consultato tutte le altre sezioni di questa scheda di sicurezza. Evitare la dispersione del prodotto nell’ambiente. Non mangiare, nè bere, nè fumare durante l’impiego.
7.2. Condizioni per lo stoccaggio sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Mantenere il prodotto in contenitori chiaramente etichettati. Conservare i contenitori lontano da eventuali materiali incompatibili, verificando la sezione 10.
7.3. Usi finali particolari
Informazioni non disponibili
SEZIONE 8. Controllo dell’esposizione/protezione individuale
8.1. Parametri di controllo
Si raccomanda di considerare nel processo di valutazione del rischio i valori limite di esposizione professionale previsti dall` ACGIH per le polveri inerti non altrimenti classificate (PNOC frazione respirabile: 3 mg/mc; PNOC frazione inalabile: 10 mg/mc). In caso di superamento di tali limiti si consiglia l`utilizzo di un filtro di tipo P la cui classe (1, 2 o 3) dovrà essere scelta in base all`esito della valutazione del rischio.
8.2. Controlli dell`esposizione
Osservare le misure di sicurezza usuali nella manipolazione di sostanze chimiche.
PROTEZIONE DELLE MANI
Non necessario.
PROTEZIONE DELLA PELLE
Non necessario.
PROTEZIONE DEGLI OCCHI
Non necessario.
PROTEZIONE RESPIRATORIA
Si consiglia l`utilizzo di una mascherina facciale filtrante di tipo P la cui classe (1, 2 o 3) ed effettiva necessità, dovrà essere definita in base all`esito della valutazione del rischio (rif. norma EN 149).
CONTROLLI DELL`ESPOSIZIONE AMBIENTALE
Le emissioni da processi produttivi, comprese quelle da apparecchiature di ventilazione dovrebbero essere controllate ai fini del rispetto della normativa di tutela ambientale.
SEZIONE 9. Proprietà fisiche e chimiche
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
Stato Fisico: polvere
Colore: Non disponibile
Odore: Non disponibile
Soglia olfattiva: Non disponibile
pH: 7,7
Punto di fusione o di congelamento: Non disponibile
Punto di ebollizione iniziale: Non disponibile
Intervallo di ebollizione: Non disponibile
Punto di infiammabilità: Non disponibile
Tasso di evaporazione: Non disponibile
Infiammabilità di solidi e gas: Non disponibile
Limite inferiore infiammabilità: Non disponibile
Limite superiore infiammabilità: Non disponibile
Limite inferiore esplosività: Non disponibile
Limite superiore esplosività: Non disponibile
Tensione di vapore Non disponibile
Densità Vapori: Non disponibile
Densità relativa: Non disponibile
Solubilità: Non disponibile
Coefficiente di ripartizione: n-ottanolo/acqua: Non disponibile
Temperatura di autoaccensione: Non disponibile
Temperatura di decomposizione: Non disponibile
Viscosità: Non disponibile
Proprietà esplosive: Non disponibile
Proprietà ossidanti: Non disponibile
9.2. Altre informazioni
Informazioni non disponibili
SEZIONE 10. Stabilità e reattività
10.1. Reattività
Non vi sono particolari pericoli di reazione con altre sostanze nelle normali condizioni di impiego.
10.2. Stabilità chimica
Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di impiego e di stoccaggio.
10.3. Possibilità di reazioni pericolose
Le polveri sono potenzialmente esplosive in miscela con l’aria.
10.4. Condizioni da evitare
Evitare l’accumulo di polveri nell’ambiente.
10.5. Materiali incompatibili
Informazioni non disponibili
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi
Informazioni non disponibili
SEZIONE 11. Informazioni tossicologiche
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici
Metabolismo, cinetica, meccanismo di azione e altre informazioni
Informazioni non disponibili
Informazioni sulle vie probabili di esposizione
Informazioni non disponibili
Effetti immediati, ritardati e ed effetti cronici derivanti da esposizioni a breve e lungo termine
Informazioni non disponibili
Effetti interattivi
Informazioni non disponibili
TOSSICITÀ ACUTA
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
CORROSIONE CUTANEA / IRRITAZIONE CUTANEA
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
GRAVI DANNI OCULARI / IRRITAZIONE OCULARE
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
SENSIBILIZZAZIONE RESPIRATORIA O CUTANEA
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
MUTAGENICITÀ SULLE CELLULE GERMINALI
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
CANCEROGENICITÀ
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
TOSSICITÀ PER LA RIPRODUZIONE
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
TOSSICITÀ SPECIFICA PER ORGANI BERSAGLIO (STOT) – ESPOSIZIONE SINGOLA
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
TOSSICITÀ SPECIFICA PER ORGANI BERSAGLIO (STOT) – ESPOSIZIONE RIPETUTA
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
PERICOLO IN CASO DI ASPIRAZIONE
Non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
SEZIONE 12. Informazioni ecologiche
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell’ambiente. Avvisare le autorità competenti se il prodotto ha raggiunto corsi d’acqua o se ha contaminato il suolo o la vegetazione.
12.1. Tossicità
Informazioni non disponibili
12.2. Persistenza e degradabilità
Informazioni non disponibili
12.3. Potenziale di bioaccumulo
Informazioni non disponibili
12.4. Mobilità nel suolo
Informazioni non disponibili
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB
In base ai dati disponibili, il prodotto non contiene sostanze PBT o vPvB in percentuale ≥ a 0,1%.
12.6. Altri effetti avversi
Informazioni non disponibili
SEZIONE 13. Considerazioni sullo smaltimento
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti
Riutilizzare, se possibile. I residui del prodotto tal quali sono da considerare rifiuti speciali non pericolosi.
Lo smaltimento deve essere affidato ad una società autorizzata alla gestione dei rifiuti, nel rispetto della normativa nazionale ed eventualmente locale.
Per i residui solidi si consideri la possibilità di smaltimento in discarica autorizzata.
IMBALLAGGI CONTAMINATI
Gli imballaggi contaminati devono essere inviati a recupero o smaltimento nel rispetto delle norme nazionali sulla gestione dei rifiuti.
SEZIONE 14. Informazioni sul trasporto
Il prodotto non è da considerarsi pericoloso ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di trasporto di merci pericolose su strada (A.D.R.), su ferrovia (RID), via mare (IMDG Code) e via aerea (IATA).
14.1. Numero ONU
Non applicabile
14.2. Nome di spedizione dell`ONU
Non applicabile
14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto
Non applicabile
14.4. Gruppo di imballaggio
Non applicabile
14.5. Pericoli per l`ambiente
Non applicabile
14.6. Precauzioni speciali per gli utilizzatori
Non applicabile
14.7. Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II di MARPOL ed il codice IBC
Informazione non pertinente
SEZIONE 15. Informazioni sulla regolamentazione
15.1. Disposizioni legislative e regolamentari su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela
Categoria Seveso – Direttiva 2012/18/CE: Nessuna
Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute secondo l’Allegato XVII Regolamento (CE) 1907/2006
Nessuna
Sostanze in Candidate List (Art. 59 REACH)
In base ai dati disponibili, il prodotto non contiene sostanze SVHC in percentuale ≥ a 0,1%.
Sostanze soggette ad autorizzazione (Allegato XIV REACH)
Nessuna
Sostanze soggette ad obbligo di notifica di esportazione Reg. (CE) 649/2012:
Nessuna
Sostanze soggette alla Convenzione di Rotterdam:
Nessuna
Sostanze soggette alla Convenzione di Stoccolma:
Nessuna
Controlli Sanitari
Informazioni non disponibili
15.2. Valutazione della sicurezza chimica
SEZIONE 16. Altre informazioni
LEGENDA:
– ADR: Accordo europeo per il trasporto delle merci pericolose su strada
– CAS NUMBER: Numero del Chemical Abstract Service
– EC50: Concentrazione che dà effetto al 50% della popolazione soggetta a test
– CE NUMBER: Numero identificativo in ESIS (archivio europeo delle sostanze esistenti)
– CLP: Regolamento CE 1272/2008
– DNEL: Livello derivato senza effetto
– EmS: Emergency Schedule
– GHS: Sistema armonizzato globale per la classificazione e la etichettatura dei prodotti chimici
– IATA DGR: Regolamento per il trasporto di merci pericolose della Associazione internazionale del trasporto aereo
– IC50: Concentrazione di immobilizzazione del 50% della popolazione soggetta a test
– IMDG: Codice marittimo internazionale per il trasporto delle merci pericolose
– IMO: International Maritime Organization
– INDEX NUMBER: Numero identificativo nell`Annesso VI del CLP
– LC50: Concentrazione letale 50%
– LD50: Dose letale 50%
– OEL: Livello di esposizione occupazionale
– PBT: Persistente, bioaccumulante e tossico secondo il REACH
– PEC: Concentrazione ambientale prevedibile
– PEL: Livello prevedibile di esposizione
– PNEC: Concentrazione prevedibile priva di effetti
– REACH: Regolamento CE 1907/2006
– RID: Regolamento per il trasporto internazionale di merci pericolose su treno
– TLV: Valore limite di soglia
– TLV CEILING: Concentrazione che non deve essere superata durante qualsiasi momento dell`esposizione lavorativa.
– TWA STEL: Limite di esposizione a breve termine
– TWA: Limite di esposizione medio pesato
– VOC: Composto organico volatile
– vPvB: Molto persistente e molto bioaccumulante secondo il REACH
– WGK: Classe di pericolosità acquatica (Germania).
BIBLIOGRAFIA GENERALE:
1. Regolamento (CE) 1907/2006 del Parlamento Europeo (REACH)
2. Regolamento (CE) 1272/2008 del Parlamento Europeo (CLP)
3. Regolamento (UE) 790/2009 del Parlamento Europeo (I Atp. CLP)
4. Regolamento (UE) 2015/830 del Parlamento Europeo
5. Regolamento (UE) 286/2011 del Parlamento Europeo (II Atp. CLP)
6. Regolamento (UE) 618/2012 del Parlamento Europeo (III Atp. CLP)
7. Regolamento (UE) 487/2013 del Parlamento Europeo (IV Atp. CLP)
8. Regolamento (UE) 944/2013 del Parlamento Europeo (V Atp. CLP)
9. Regolamento (UE) 605/2014 del Parlamento Europeo (VI Atp. CLP)
10. Regolamento (UE) 2015/1221 del Parlamento Europeo (VII Atp. CLP)
11. Regolamento (UE) 2016/918 del Parlamento Europeo (VIII Atp. CLP)
12. Regolamento (UE) 2016/1179 (IX Atp. CLP)
13. Regolamento (UE) 2017/776 (X Atp. CLP)
14. Regolamento (UE) 2018/669 (XI Atp. CLP)
15. Regolamento (UE) 2018/1480 (XIII Atp. CLP)
16. Regolamento (UE) 2019/521 (XII Atp. CLP)
– The Merck Index. – 10th Edition
– Handling Chemical Safety
– INRS – Fiche Toxicologique (toxicological sheet)
– Patty – Industrial Hygiene and Toxicology
– N.I. Sax – Dangerous properties of Industrial Materials-7, 1989 Edition
– Sito Web IFA GESTIS
– Sito Web Agenzia ECHA
– Banca dati di modelli di SDS di sostanze chimiche – Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità
Nota per l`utilizzatore:
Le informazioni contenute in questa scheda si basano sulle conoscenze disponibili presso di noi alla data dell`ultima versione. L`utilizzatore deve assicurarsi della idoneità e completezza delle informazioni in relazione allo specifico uso del prodotto.
Non si deve interpretare tale documento come garanzia di alcuna proprietà specifica del prodotto.
Poichè l’uso del prodotto non cade sotto il nostro diretto controllo, è obbligo dell’utilizzatore osservare sotto la propria responsabilità le leggi e le disposizioni vigenti in materia di igiene e sicurezza. Non si assumono responsabilità per usi impropri.
Fornire adeguata formazione al personale addetto all`utilizzo di prodotti chimici.
METODI DI CALCOLO DELLA CLASSIFICAZIONE
Pericoli chimico fisici: La classificazione del prodotto è stata derivata dai criteri stabiliti dal Regolamento CLP Allegato I Parte 2. I metodi di valutazione delle proprietà chimico fisiche sono riportati in sezione 9.
Pericoli per la salute: La classificazione del prodotto è basata sui metodi di calcolo di cui all’Allegato I del CLP Parte 3, salvo che sia diversamente indicato in sezione 11.
Pericoli per l`ambiente: La classificazione del prodotto è basata sui metodi di calcolo di cui all’Allegato I del CLP Parte 4, salvo che sia diversamente indicato in sezione 12.

Fasui – Erbe biologiche dell’Alto Adige
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